Nuova Riveduta:

Genesi 44:18

Ge 42:29-38; 43:1-14
Allora Giuda si avvicinò a Giuseppe e disse: «Mio signore, permetti al tuo servo di fare udire una parola al mio signore. La tua ira non si accenda contro il tuo servo, poiché tu sei come il faraone.

C.E.I.:

Genesi 44:18

Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: «Mio signore, sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perché il faraone è come te!

Nuova Diodati:

Genesi 44:18

Giuda supplica Giuseppe di lasciar tornare Beniamino dal padre
Allora Giuda si accostò a Giuseppe e disse: «Di grazia, signor mio, permetti al tuo servo di far udire una parola al mio signore, e non si accenda l'ira tua contro il tuo servo, perché tu sei come il Faraone.

Riveduta 2020:

Genesi 44:18

Giuda supplica Giuseppe di rendere Beniamino al padre
Allora Giuda si avvicinò a Giuseppe, e disse: “Di grazia, signore mio, permetti al tuo servitore di fare udire una parola al mio signore, e non si accenda la tua ira contro il tuo servitore! poiché tu sei come il Faraone.

La Parola è Vita:

Genesi 44:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 44:18

Giuda supplica Giuseppe di rendere Beniamino al padre
Allora Giuda s'accostò a Giuseppe, e disse: 'Di grazia, signor mio, permetti al tuo servitore di far udire una parola al mio signore, e non s'accenda l'ira tua contro il tuo servitore! poiché tu sei come Faraone.

Ricciotti:

Genesi 44:18

Avvicinatosi ancor più, Giuda disse con franchezza: «Ti prego, signore; lascia che il tuo servo ti parli ancora, e non ti sdegnare con lui; tu, infatti, dopo il Faraone, sei

Tintori:

Genesi 44:18

Allora Giuda, avvienatosi a lui, gli disse animosamente: «Di grazia, mio signore, concedi al tuo servo di dirti una parola, e non ti adirare col tuo schiavo, giacché dopo Faraone tu sei il mio signore.

Martini:

Genesi 44:18

Ma fattosi più dappresso Giuda animosamente disse: Concedi di grazia, signor mio, al tuo servo, ch'egli ti parli, e non ti adirare col tuo schiavo: perocché tu dopo Faraone sei

Diodati:

Genesi 44:18

E Giuda gli si accostò, e disse: Ahi! signor mio: deh! lascia che il tuo servitore dica una parola al mio signore, e non accendasi la tua ira contro al tuo servitore; conciossiachè tu sii appunto come Faraone.

Commentario abbreviato:

Genesi 44:18

Versetti 18-34

Se Giuseppe fosse stato, come Giuda supponeva, completamente estraneo alla famiglia, egli non avrebbe che perseverato nei suoi ragionamenti e atteggiamenti da potente. Ma né Giacobbe né Beniamino necessitarono di alcun intercessore con Giuseppe poiché egli stesso li amava. La fedeltà di Giuda verso Beniamino, ora, nel suo dolore, fu ricompensata molto tempo dopo dalla tribù di Beniamino che si mantenne fedele alla tribù di Giuda, quando le altre tribù l'abbandonarono. L'apostolo, quando disserta della mediazione di Cristo, osserva che nostro Signore nacque dalla discendenza di Giuda, Eb 7:14, ed egli non solo ha interceduto per i trasgressori ma è diventato una sicurezza per loro, testimoniando con questo la sua preoccupazione sia per suo padre che per i suoi fratelli. Gesù, il grande archetipo di Giuseppe, umilia e prova il suo popolo perfino dopo che essi hanno avuto alcuni assaggi del suo amore. Egli porta i peccati alla loro mente in modo da umiliarsi, mostrare pentimento e provare quanto essi devono alla sua clemenza.

Riferimenti incrociati:

Genesi 44:18

Ge 18:30,32; 2Sa 14:12; Giob 33:31; At 2:29
Eso 32:22; Est 1:12; Sal 79:5
Ge 41:40,44; Prov 19:12; Dan 3:15,19-23; 5:19; Giov 5:22

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